Operazione Pane prevede il coinvolgimento di una rete di 25 mense francescane, 20 in Italia e 5 nel mondo (Ucraina, Romania e Siria), per supportarle nell’erogazione quotidiana dei pasti e delle attività di accoglienza e reinserimento nella comunità per le persone aiutate.
Il sostegno ai servizi di mensa permette alle singole strutture di liberare risorse economiche da reinvestire per rispondere alle necessità più urgenti di ognuna di loro.
Antoniano promuove iniziative e progetti volti alla crescita della persona nelle diverse condizioni di vita e di bisogno. In particolare, sviluppa progetti di tipo educativo, culturale, solidale, ponendo la persona al centro della propria attività.
In questi anni l’Antoniano ha costruito un know how di intervento verso le forme di disagio più estremo, cioè per quelle situazioni di marginalità che comprendono, oltre alla mancanza di beni materiali (casa, lavoro) anche e soprattutto la mancanza di reti e relazioni significative. Questi progetti si concretizzano sul territorio di Bologna e riguardano l’assistenza a persone in stato di emarginazione sociale, provenienti da tutta Italia e da altri Paesi.
Sono oltre 30.000 ogni anno le persone che ricevono una diagnosi di tumore ematologico. L'incidenza è in costante aumento, ma anche il numero di coloro che guariscono o in cui si cronicizza la malattia.
Le associazioni pazienti si sono unite per fare rete nel gruppo FAVO Neoplasie Ematologiche per far fronte alle esigenze di un numero sempre crescente di pazienti ematologici.
Il progetto realizzato tramite video vuole far conoscere le associazioni pazienti in ambito ematologico e la loro importanza nel prendersi cura del paziente, informandolo, formandolo e accompagnandolo nel percorso di cura.
L'obiettivo è il miglioramento della qualità della vita.
Esiste un gap informativo riguardo le diverse patologie in ambito onco-ematologico, l'invalidità, i diritti in ambito lavorativo, il reinserimento lavorativo in caso di perdita del lavoro, l'importanza di una corretta alimentazione e stile di vita per prevenire l'insorgenza di altri tumori e migliorare la patologia esistente, il supporto psicologico.
Le associazioni si fanno carico di tutto questo.
Da oltre un decennio, le Associazioni Pazienti che si occupano di tumori ematologici, sono cresciute sia in termini quantitativi che qualitativi. Questo tipo di associazioni sono composte da persone che hanno acquisito conoscenze e competenze specifiche per esperienza diretta: una competenza unica, sicuramente non reperibile su alcun testo, e di cui il Sistema Sanitario deve sempre più tener conto. Molte di queste realtà, però, sono piccole e medio-piccole, frazionate in base alle patologie di riferimento, a volte periferiche.
Per questo motivo nasce, all’interno di F.A.V.O., il Gruppo Neoplasie Ematologiche, per creare un network finalizzato a costituire una voce unica e più forte di dialogo con le istituzioni, attraverso il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
• Promuovere iniziative comuni di sensibilizzazione sui bisogni delle persone affette da neoplasie ematologiche e dei loro familiari/caregivers;
• Sostenere indagini, studi e ricerche sul tema delle neoplasie ematologiche e delle problematiche connesse, per proporre soluzioni concrete alle istituzioni e ai decisori;
• Favorire lo sviluppo di rapporti con la comunità scientifica di riferimento;
• Agevolare lo cambio di informazioni, esperienze e buone pratiche, oltre che possibili sinergie con altri gruppi di lavoro di F.A.V.O.;
• Implementare l’empowerment dei pazienti e favorire la formazione dei rappresentanti delle associazioni attraverso percorsi di capacity building finalizzati a consolidare l’azione di lobby e advocacy in favore delle persone affette da neoplasie ematologiche e dei loro familiari/caregivers;
• Creare una rappresentatività permanente verso le istituzioni.
Milioni di bambini gravemente malnutriti rischiano la vita se non urgentemente assistiti con alimenti terapeutici e cure vitali.
Nel corso del 2023, nel Corno d’Africa 1,9 milioni di bambini sono risultati in pericolo di vita per Malnutrizione Acuta Grave, oltre 4,8 milioni di bambini in Africa Occidentale e Centrale, su un totale di 16,8 milioni in pericolo per Malnutrizione Acuta considerando l’intera fascia del Sahel.
A causa di siccità e crisi climatica, quasi 300.000 bambini sono in pericolo di vita per Malnutrizione Acuta Grave in 6 paesi dell’Africa Orientale e Meridionale, 7,4 milioni vi vivono in condizioni di povertà alimentare
L'UNICEF Italia è parte integrante della organizzazione globale dell'UNICEF, l'organo sussidiario dell'ONU che ha il mandato, fondato sulla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, di promuovere e tutelare i diritti e il benessere di tutti i bambini ovunque.
La mela di AISM
La campagna sostiene PROMOPRO-MS DIGITAL EDITION, un progetto speciale nato con l’obiettivo di costruire e consolidare un database di misure cliniche (valutate dal clinico) ed auto riportate (valutate dalla persona con sclerosi multipla stessa) in grado di migliorare il monitoraggio della progressione della malattia e l’efficacia, in tutti i domini funzionali colpiti dalla patologia, di trattamenti terapeutici, in particolare riabilitativi.
Il progetto è estremamente innovativo e utilizza tecniche avanzate di intelligenza artificiale.
Dal 2013 l’evoluzione digitale ha portato una rivoluzione anche in tema di salute digitale e le potenzialità di questa iniziativa sono ancora più elevate grazie alla sua versione digitale PROMOPRO-MS. Quest'ultima è direttamente fruibile, attraverso un applicativo, dagli smartphone delle persone con SM coinvolte nello studio, monitorando così la propria malattia e dando un insostituibile contributo scientifico.
AISM Associazione Italiana Sclerosi Multipla è l’unica organizzazione in Italia che interviene a 360 gradi sulla sclerosi multipla: rappresenta e afferma i diritti delle persone con SM, promuove i servizi a livello nazionale e locale e sostiene, indirizza e promuove la ricerca scientifica. Dal 1968, da 50 anni, AISM è il punto di riferimento più autorevole e più vicino per tutte le persone con SM, 114 mila, i loro familiari, gli operatori sanitari e sociali.
La terza campagna di raccolta fondi del 2024 è il progetto Giorni della Ricerca a sostegno dei giovani ricercatori.
Da oltre cinquant’anni l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro sostiene progetti scientifici innovativi grazie a una raccolta fondi trasparente e costante, diffonde l’informazione scientifica, promuove la cultura della prevenzione nelle case, nelle piazze e nelle scuole.
Oggi conta su 4 milioni e mezzo di sostenitori, 20 mila volontari e 17 comitati regionali che garantiscono a circa 5.000 ricercatori - 63% donne e 52% under 40 - le risorse necessarie per portare nel più breve tempo possibile i risultati dal laboratorio al paziente.
Dalla sua fondazione a oggi, AIRC ha distribuito oltre 1 miliardo e 600 milioni di euro per il finanziamento della ricerca oncologica (dati attualizzati e aggiornati a dicembre 2021).
Soleterre assiste ogni anno oltre 3mila minori malati di cancro con i loro genitori attraverso il Programma Internazionale per l’Oncologia Pediatrica attivo in 7 Paesi, tra cui l’Italia, che si pone gli obiettivi di favorire la diagnosi tempestiva del tumore; rafforzare i sistemi sanitari nazionali attraverso formazione al personale medico-sanitario, allestimento/ristrutturazione delle strutture sanitarie e fornitura di farmaci ai reparti; garantire ospitalità presso case d’accoglienza per sopperire alle difficolta economiche delle famiglie a basso reddito; fornire servizi complementari alla «cura» tra cui supporto psicologico, attività ludico-ricreative ed educative.
Soleterre è una Fondazione Onlus che lavora per il riconoscimento e l’applicazione del Diritto alla Salute nel suo significato più ampio. Per questo oltre a fornire cure e assistenza medica, si impegna per la salvaguardia e la promozione del benessere psico-fisico per tutte e tutti, sia a livello individuale che collettivo, ad ogni età e in ogni parte del mondo. La prevenzione, la denuncia e il contrasto delle disuguaglianze e della violenza, qualsiasi sia la causa che la genera, sono parte integrante dell’attività di Soleterre: perché salute è giustizia sociale.
Nata nel 1994, l’Associazione Trenta Ore per la Vita onlus svolge da sempre un’attenta attività di sensibilizzazione e di raccolta fondi per il miglioramento delle condizioni di vita delle fasce di popolazione più indifese e disagiate. Anche grazie al sostegno di aziende e fondazioni private, in 28 anni di attività, l’Associazione ha realizzato oltre 800 progetti di assistenza, ricerca e prevenzione in Italia e nel mondo.
Nel 2021 quasi 193 milioni di persone al mondo erano “insicure dal punto di vista alimentare”, 40 milioni in più rispetto al 2020. La gran parte di loro si trova in Africa.
Ogni giorno 6,4 milioni di persone rischiano di morire di fame. Ad oggi il 60% della popolazione di alcuni paesi africani è colpita dalla crisi alimentare (WFP‘22). Una criticità enorme destinata a diventare emergenza globale. Conflitti, pandemie e difficoltà di approvigionamento sono le cause dell’aumento delle persone sottonutrite. I prezzi degli alimenti sono cresciuti e con essi la fame. L’invasione dell’Ucraina ha ulteriormente colpito le filiere del cibo, facendo impennare ancora di più i prezzi del cibo e dei fertilizzanti. A tutto ciò si aggiungono i cambiamenti climatici, siccità, inondazioni, e le alte temperature.
Con questa campagna Amref Health Africa intende intervenire sugli effetti della crisi alimentare dovuta ai cambiamenti climatici in Burkina Faso, Sud Sudan, Etiopia e Kenia.
Amref Health Africa nasce a Nairobi nel 1957. La rete internazionale di Amref è oggi attiva in 35 Paesi africani con più di 130 progetti di promozione della salute. Oltre agli uffici nazionali e regionali in Africa, Amref possiede 11 sedi in Europa, Stati Uniti e Canada impegnate in attività di sensibilizzazione, advocacy e raccolta fondi. La nostra missione è aumentare e rendere sostenibile l’accesso alla salute per le comunità africane, attraverso la formazione di personale sanitario, investimenti in salute pubblica e una più estesa fornitura di servizi innovativi
Finanziare i migliori progetti di Ricerca Extramurale, laddove con "migliori" si intende quei progetti che, a giudizio di una commissione valutatrice di esperti, abbiano ricevuto il punteggio più alto in base ai criteri di merito scientifico e potenziale terapeutico. Il criterio di rilevanza rispetto alla missione di Telethon (l'avanzamento della ricerca verso la cura delle malattie genetiche rare) costituisce la condizione necessaria per l'eleggibilità dei progetti al bando.
Finanziare gli istituti TIGEM (Telethon Institute of Genetics and Medicine), SR-TIGET e DTI che promuovono l'avanzamento della ricerca finalizzata alla diagnosi, prevenzione e cura delle malattie genetiche.
Fondazione Telethon è una delle principali charity biomediche italiane, nata nel 1990 per iniziativa di un gruppo di pazienti affetti da distrofia muscolare. La sua missione è di arrivare alla cura delle malattie genetiche rare grazie a una ricerca scientifica di eccellenza, selezionata secondo le migliori prassi condivise a livello internazionale. Attraverso un metodo unico nel panorama italiano, segue l’intera “filiera della ricerca” occupandosi della raccolta fondi, della selezione e del finanziamento dei progetti e dell’attività stessa di ricerca portata avanti nei centri e nei laboratori della Fondazione. Telethon inoltre sviluppa collaborazioni con istituzioni sanitarie pubbliche e industrie farmaceutiche per tradurre i risultati della ricerca in terapie accessibili ai pazienti. Dalla sua fondazione ha investito in ricerca oltre 592,5 milioni di euro, ha finanziato 2.720 progetti con 1.630 ricercatori coinvolti e più di 580 malattie studiate. Ad oggi grazie a Fondazione Telethon è stata resa disponibile la prima terapia genica con cellule staminali al mondo, nata grazie alla collaborazione con l’industria farmaceutica. Strimvelis, questo il nome commerciale della terapia, è destinata al trattamento dell’ADA-SCID, una grave immunodeficienza che compromette le difese dell’organismo fin dalla nascita. Un’altra terapia genica frutto della ricerca Telethon resa disponibile è quella per una grave malattia neurodegenerativa, la leucodistrofia metacromatica, dal nome commerciale di Libmeldy. Questo approccio terapeutico è in fase avanzata di sperimentazione clinica per un’altra immunodeficienza, la sindrome di Wiskott-Aldrich. Altre malattie su cui la terapia genica messa a punto dai ricercatori Telethon è stata valutata nei pazienti sono la beta talassemia e due malattie metaboliche dell’infanzia, la mucopolisaccaridosi di tipo 6 e di tipo 1. Inoltre, all’interno degli istituti Telethon è in fase avanzata di studio o di sviluppo una strategia terapeutica mirata anche per altre malattie genetiche, come per esempio l’emofilia o diversi difetti ereditari della vista. Parallelamente, continua in tutti i laboratori finanziati da Telethon lo studio dei meccanismi di base e di potenziali approcci terapeutici per patologie ancora senza risposta.
La situazione umanitaria in Somalia è estremamente preoccupante.
Sebbene la Somalia sia uscita dall’alto rischio di carestia tra la fine del 2022 e l'inizio del 2023, quasi 4 milioni di persone continuano a soffrire di insicurezza alimentare e ad avere bisogno di assistenza umanitaria. La Somalia presenta un contesto complesso a causa di decenni di conflitto, operazioni militari ancora in corso e persistenti crisi climatiche, come le forti alluvioni che creano migliaia di sfollati ogni mese.
Save the Children è la più grande organizzazione internazionale indipendente e opera in circa 120 paesi con una rete di 28 organizzazioni nazionali e una struttura internazionale (save the children International). Save the Children nel mondo è una organizzazione Non Governativa (ONG) con status consultivo presso il consiglio Economico e sociale delle Nazioni Unite (Ecosoc). Noi di Save the Children crediamo che ogni bambino meriti un futuro. In Italia e nel resto del mondo lavoriamo ogni giorno per dare ai bambini ciò che ognuno di loro merita: l’opportunità di nascere e crescere sani, di ricevere un’educazione e di essere protetti. Save the Children, da 100 anni, lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro.
L'obiettivo principale della campagna è il perseguimento della missione terrena di Padre Pio "Il Sollievo della Sofferenza Umana".
La Mission 2024 è la prosecuzione di quella operata e messa in campo nel 2021, nello specifico:
- Obiettivo Italia.
- Obiettivo Africa:
La costituzione di Una voce per Padre Pio ONLUS nasce dalla volontà dei fondatori di dar seguito alla missione terrena di Padre Pio “Dare sollievo alle sofferenze, nel corpo e nello spirito dell’essere umano”, senza distinzione alcuna di sesso, di razza, di credo e di orientamento politico.
I sogni di tanti bambini e adulti sordociechi e con pluriminorazione psicosensoriale sono appesi a un filo, d’oro. Le persone che non vedono e non sentono cercano una “casa” dove ci sia spazio per i loro sogni, una “casa” che possa accoglierli. Un luogo in cui possano vivere ed essere seguiti da figure professionali competenti e appassionate che assicurino una crescita continua e il benessere di ogni utente, che si focalizzino non sui limiti ma sulle potenzialità, che siano di supporto nel lungo viaggio che li accompagna oltre il buio e il silenzio, oltre l’isolamento.
La Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus si impegna ogni giorno nel restituire, alle persone con sordocecità e grave disabilità, un futuro fatto di passi avanti, autonomia, autodeterminazione e quindi serenità. I fondi raccolti saranno impiegati per sostenere il costo di un anno di attività del Centro Diagnostico, punto di riferimento nazionale.
La diagnosi ha come obiettivo quello di individuare le competenze e le potenzialità della persona con disabilità e su quelle costruire un percorso riabilitativo volto ad acquisire competenze e sviluppare l’indipendenza. Ogni risposta, ogni progetto è su misura, perché ogni persona è a sé. Tra i servizi valutativi del Centro Diagnostico si è aggiunto negli anni l’intervento precoce, un percorso residenziale di breve durata finalizzato ad agire tempestivamente, nelle prime fasi di sviluppo del bambino, per ottenere le migliori risposte possibili ai trattamenti educativi e riabilitativi e valorizzarne le abilità residue.
Un lavoro importante che lascia “spazio ai sogni” di chi non vede e non sente.
La Lega del Filo d'Oro nasce a Osimo nel 1964 per volontà di Sabina Santilli, sordocieca dall'infanzia. Grazie all'aiuto di un gruppo di volontari iniziano da subito le prime attività dell'Associazione, che deve il suo nome al "filo prezioso che unisce le persone sordocieche con il mondo esterno".
Nel 2014 l'Associazione ha festeggiato 50 anni di attività al fianco delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. 50 anni passati con lo scopo di migliorare la qualità della vita delle persone che non vedono, non sentono e sono affette da gravi disabilità attraverso la creazione di apposite strutture specializzate; la formazione di educatori, tecnici e volontari; lo svolgimento di attività di ricerca e sperimentazione nel campo della sordocecità e della pluriminorazione psicosensoriale; la promozione di rapporti con enti, istituti, università italiane e straniere e la sensibilizzazione degli organismi competenti e dell'opinione pubblica nei confronti di questo tipo di disabilità.